World Radio Day: La radio annuncia…

13/02/2017 16:22

…la televisione mostra e il giornale spiega: questa era la semplice classificazione che fino a pochi anni fa rispecchiava perfettamente una realtà consolidata. Alla base, una semplice questione tecnica: la radio riesce a essere per prima sulla notizia proprio per la rapidità con cui è in grado di confezionare un servizio. L’inviato telefona in redazione e detta il pezzo o lo legge dal vivo in diretta e il gioco è fatto. Seconda la televisione che ha sempre, oggi ancora, bisogno di molto più tempo anche solo per montare le immagini di un servizio. Ultimo il giornale. Limitato in primis dalla cadenza quotidiana, che approfitta da sempre di questo vincolo per concedersi il tempo di pensare, svolgere ricerche, proporre opinioni e trasmettere quindi un’informazione più approfondita.

I periodici da sempre fanno caso a sé. Adottano una linea editoriale specialistica che si contrappone a quella generalista degli altri media e si rivolgono a un pubblico più attento, selettivo e critico, anche affezionato alle firme.

La diffusione della rete però ha trasformato e reso più complesso questo scenario. Internet è un medium real time, le cui fasi del processo produttivo: acquisizione, trattamento e distribuzione, sono contratte nello stesso momento temporale e la cui fruizione dei contenuti può avvenire sia maniera coincidente con l’evento che li ha prodotti, sia in modalità on Demand cioè sempre disponibili e, ancora più importante – sempre aggiornati – nell'esatto momento in cui se ne ha bisogno, qualsiasi esso sia. Facile intuire come né radio, né televisione, né stampa abbiano la minima speranza di successo contro con un simile asso piglia tutto, su nessun fronte: non su quello dell'informazione, né su quello dell'intrattenimento, né tanto meno sul piano dell'interazione e della fidelizzazione col pubblico.

Qualcuno sostiene che sarà difficile riuscire a festeggiare molti altri World Radio Day ancora. La media convergence toglie identità agli hardware che tendono a combinarsi tra loro: ascoltiamo la radio nel telefonino, guardiamo i programmi televisivi sul computer e leggiamo il giornale con il tablet in mobilità. Ciò nonostante, altri ancora lavorano per tenere vivi e al passo con i tempi i diversi apparecchi: la radio diventa digitale, la televisione smart e il cinema Home Theatre HD. È uno spettacolo anche quello della tecnologia che cambia, è interessante seguirne le progressive metamorfosi. Un spettacolo nello spettacolo. E se spettacolo deve essere allora che spettacolo sia.
Buon divertimento.