Il Tailor-Made Marketing è una pizza

18/10/2021 11:16

Interno, veranda di una pizzeria. Ora di cena. Due amici in abbigliamento informale siedono a un tavolo lungo la parete. Accanto a loro il cameriere, giovane, asiatico, veste la divisa nera del ristorante e utilizza un tablet per registrare le ordinazioni. Tutti indossano la mascherina.

 

Sipario

Cameriere: «Buonasera. Siete pronti per ordinare?»

1° cliente (ordina senza consultare il menu): «Io sì: una birra rossa media e una Quattro Stagioni, grazie.»

Cameriere: «Allora, una birra rossa media e una Capricciosa.»

1° cliente: «No, non una Capricciosa. Una Quattro Stagioni...»

Cameriere: «...Sì, sì, certo. È che qui la Quattro Stagioni la chiamiamo Capricciosa.»

1° cliente: «Ah, ok.»

Si rivolge all'altro cliente.

Cameriere: «E lei?»

2° cliente (alza la testa dal menu): «Io posso avere una weiss?»

Cameriere: «Sì, però non l'abbiamo alla spina, solo in bottiglia.»

2° cliente: «Non c'è problema, va bene. E prendo anch'io una Quattro Stagioni... Anzi no, mi scusi, una Capricciosa.»

Cameriere: «Perfetto, allora: una media rossa, una weiss, una Quattro Stagioni per lei e una Capricciosa per lei. Grazie.»

Il cameriere si allontana, i due clienti si tolgono la mascherina e parlano dei casi loro. (improvvisazione)

Il cameriere torna con le bevande e le serve.

Cameriere: «Prego...»

1° cliente: «Mercì.»

2° cliente: «Grazie.»

Il cameriere si allontana. I due clienti riprendono a parlare dei casi loro. (Improvvisazione)

Il cameriere torna con i due piatti.

Cameriere: «Allora, per lei una Quattro Stagioni (serve il primo cliente) e per lei una Capricciosa (serve il secondo cliente). Buon appetito.»

I due clienti ringraziano e iniziano a mangiare le due pizze, del tutto identiche, ma servite con un nome diverso.

 

Sipario

Vendere lo stesso prodotto a più clienti diversi dando loro l'impressione, l'idea, la sensazione di acquistare ognuno un prodotto personalizzato è la chiave. Abbiamo ironizzato qui giocando sul nome del prodotto (per inciso a partire da un caso reale), ma è ciò che all'atto pratico accade ogni giorno, sugli scaffali di un supermercato come nelle showroom dei marchi del lusso.

I prodotti vengono diversificati in mille modi: sul piano della Value Proposition, dell'esclusività/unicità, del tipo di punto vendita in cui il prodotto è presente, del packaging o del formato, degli allestimenti e degli optional offerti, del Customer Journey o, laddove possibile, del Gaming, del metodo di pagamento, dei servizi accessori disponibili e chi più ne ha più ne metta. Unico limite, la creatività che gli uffici o le agenzie di marketing e comunicazione sono in grado di esprimere perché, come cantava l'amico Faber, alla fine vendiamo tutti la stessa rosa.

 

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