Quanto ci costa vincere facile?
Ci piace vincere facile: contiamo i nostri amici su Facebook e ci sentiamo appagati – affermano psicologi e sociologi – pervasi da un piacevole senso di auto affermazione. Anche se, in realtà, quel numero è costituito per la maggior parte da simulacri, simboli di persone, tanto reali quanto una collezione di figurine Panini.
Ci piace vincere facile: esibiamo amici, follower e collegamenti che spesso ci hanno conosciuto (o meglio hanno conosciuto il nostro account) grazie soltanto all’instancabile lavorio di sofisticati algoritmi in grado di incrociare e accoppiare profili sulla base di interessi e preferenze di consumo. Sulla base di quei nostri gusti e desideri che noi stessi abbiamo forzato all’interno di rigide gabbie a risposta multipla affinché aderiscano a modelli facili da confrontare poi in maniera automatica per il sistema.
Ci piace vincere facile perché siamo convinti che quel presunto capitale sociale rappresenti davvero la nostra reale rete prossimale. Fingiamo di ignorare che ne sia soltanto una rappresentazione effimera – come si diceva una volta "virtuale" – e ce ne accontentiamo perché, proseguono psicologi e sociologi, ormai ci basta anche solo l’idea, la sensazione di essere connessi per percepire comunque un certo senso di benessere e di tranquillità.
Ci piace vincere facile e postiamo, twittiamo, whatsappiamo i nostri pensieri senza in realtà avere in mente un preciso destinatario. Ci è sufficiente sapere che qualcuno nel gruppo reagirà pavlovianamente al suonino del cellulare e vedrà (forse leggerà) il nostro messaggio. E se poi risponderà, anche solo con una faccina, tanto meglio. In questa incessante evoluzione tecnologica post-tipografica della scrittura, l’sms – in fondo figlio diretto della lettera – una volta diffuso un in gruppo diventa Social. Nella forma, come nei contenuti, nasce intriso di intimità, ma con un’irrefrenabile voglia di diventare pubblico.
Ci piace vincere facile perché pubblicare onLine è più semplice che avere un proprio articolo firmato anche solo sul quotidiano cittadino. Perché postare un video auto prodotto su Youtube è più facile che apparire da protagonista in un programma televisivo, fosse anche soltanto di un’emittente locale. Ci piace vincere facile perché un messaggino al nostro gruppo di Whatsapp si scrive di getto, in maniera spontanea e immediata, senza preoccuparsi di adottare un lessico e una sintassi specifici, una forma circostanziata, un registro linguistico appropriato, né considerare il livello di mutua intimità con i diversi destinatari, men che meno con uno singolo di essi.
Ci piace vincere facile insomma. Così facendo però il senso di soddisfazione si esaurisce in fretta, il desiderio di ulteriori gratificazioni si ripresenta e la ricerca di nuove gratificazioni si traduce, guarda caso, in altri consumi.
E questo “loro” lo sanno. Eccome se lo sanno!