Ooops... Ho sbagliato un post

19/09/2022 10:50

Ho sbagliato un post. Capita. Ho lasciato decantare un po' la cosa e poi mi sono messo a ragionarci su.

Era un testo molto breve in cui ho lasciato – ormai non so più davvero dire quanto di proposito – due parole che potevano essere fraintese per il loro tono, volendo, provocatorio. E così è successo, immancabilmente: le due parole sono state fraintese e la polemica si è subito accesa. Il numero delle reazioni e dei commenti è esploso in un attimo, sotto la pressione di sbeffeggiamenti sarcastici, appelli al politically correct, cancel culture, shaming, diversity e/o inclusion, lezioni di netiquette, dialoghi sull'etica dei massimi sistemi, attacchi personali e insulti assortiti. In pratica, quelle due parole sono diventate il centro dell'attenzione e hanno messo del tutto in secondo piano il contenuto e il senso del post.

Chiunque si occupi a qualche titolo di comunicazione Social, conosce bene i meccanismi della viralità, le dinamiche della polarizzazione, il potere dei "leoni da tastiera" eccetera. Ma è solo quando succede in prima persona a te che capisci davvero la portata di una simile esperienza. È solo allora che capisci davvero quanto la rete sia democratica e quanto il canale che stai utilizzando, aperto a chiunque, garantisca diritto di parola a tutti i livelli di istruzione e quozienti di intelligenza. Tra gli autori dei commenti al tuo post controverso infatti, trovi:

  • chi non ha colto o ha deciso di ignorare "la provocazione" e quindi commenta in argomento (pochi, molto pochi, purtroppo)
  • e chi invece decide di muoversi in difesa dell'altrui oltraggio ed ergersi a paladino di cause spesso nemmeno lontanamente proprie (la maggior parte, purtroppo), solo spinto da un solidale senso etico.

La cosa che ti sorprende, e a cui forse non avevi mai pensato, è che questi ultimi hanno deciso di impiegare parte del loro tempo per andare a leggere il tuo profilo e i tuoi post precedenti, con l'obbiettivo di sviluppare una strategia circostanziata prima di muovere il loro attacco. Cioè, hanno letto un contenuto che li ha indignati ma non si sono limitati a chiedersi: «Chi è 'sto imbecille?» e swappare via subito dopo verso il contenuto successivo. No! Si sono messi a studiare. Evidentemente non avevano di meglio da fare! Due gattini che si azzuffano.

 

Tanti nemici, tanto onore

Ai commenti del primo tipo, quelli "seri", rispondi sempre e a volte riesci anche a far nascere uno scambio di opinioni e punti di vista interessante. Ai commenti del secondo tipo, quelli "cattivi", buon senso vorrebbe che tu non dessi seguito, che lasciassi le parti cuocere nel loro brodo. Tanto, dopo un po', gli odiatori finiscono per azzuffarsi tra di loro perché l'attacco "primario" non ha fondamento, quindi dura poco e non dà soddisfazione. Sfortunatamente, alcuni commenti ti chiamano direttamente in causa e sarebbe maleducato non rispondere. Ma è davvero difficile replicare a un commento che non dice nulla, sapendo poi che qualsiasi cosa tu possa scrivere finirà soltanto per alimentare la polemica e spostarla a un livello superiore. Purtroppo, resistere alla tentazione di rispondere per le rime e di avere l'ultima parola è pressoché impossibile.

 

Fishing with grandpa

Alla fine, mi vergogno ma devo ammetterlo, è stato tutto molto interessante e, soprattutto, mi sono divertito. Ho attraversato un primo momento di ansia nel vedere il numero di notifiche salire inarrestabile e nel comprendere che il tono della maggior parte dei commenti non era lusinghiero. Però poi mi sono sentito come da bambino quando il nonno mi portava con sé alla pesca sportiva per provare a trasmettermi la passione, senza per altro riuscirci. Io più che pescare amavo pasturare, per usare un eufemismo: gettavo nella vasca una crosta di pane vecchio e stavo lì a guardare affascinato, quasi ipnotizzato. L'acqua ribolliva di pescioni che si ammassavano appena sotto la superficie e chiedevano altro pane, sporgendo la bocca come un buco rotondo aperto a pelo d'acqua. "Venite bei pescioni – pensavo – venite, che adesso il mio nonno vi pesca tutti." Ecco, è così che mi sono sentito mentre leggevo le catene di commenti e contro-commenti, attacchi e contrattacchi, insulti e contro-insulti in calce al mio post. Secondo voi perché?

 

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