Non trovi la Parola Giusta? Ecco come puoi fare

15/04/2019 12:34

Sei in giornata buona e scrivi senza interruzioni. Tutto fila liscio fino a quella maledetta parola che proprio non ti viene. Tu ce l'hai in testa però la Parola Giusta da scrivere in quel punto ma continua a sfuggirti, anche se ti sforzi e ti concentri al massimo. Ce l’hai, come si dice, sulla punta della lingua e da lì si diverte a prendersi gioco di te: fa capolino proprio mentre stai guardando da un'altra parte. Tu la vedi solo di sfuggita e provi a inseguirla con gli occhi chiusi ma ormai è troppo tardi, andata.

Mai disperare! Ora ti racconto cosa faccio io quando mi succede una cosa simile.

1. Ignoro il problema, scrivo al suo posto un bel “xxx”, o “cosare” se è un verbo, e proseguo per non perdere il filo del discorso. Tanto la Parola Giusta lo so qual è e so per esperienza che, appena la troverò, lì ci starà perfettamente. Mi capita abbastanza normalmente di trovarla durante una delle riletture successive.

Se però non arriva da sola, allora
2. gioco con vocabolari, sinonimi e contrari. Cerco di mantenere un atteggiamento libero e aperto, mi lascio suggestionare dalle singole parole come succede con le libere associazioni, anche perché forse un sinonimo potrebbe suggerirmi un'espressione ancora più efficace.

Quando nemmeno così la parola giusta arriva,
3. ricorro a vocabolari multilingua o a traduttori onLine. Come suonano in un’altra lingua tutte quelle parole che ora mi ronzano in testa? È un altro gioco libero e aperto, sostanzialmente un'ispirazione mirata, per trovare finalmente la Parola Giusta o, come prima, un'espressione diversa ma comunque efficace, se non addirittura migliore.

Ancora nessun risultato? È tempo di
4. allontanarsi dal compito, di fare qualsiasi altra cosa e di non pensarci più per un po'. Pausa caffè? Un paio di mail a cui rispondere? Una telefonata? La posta mattutina da smistare? O la rassegna stampa? Qualsiasi cosa va bene. Quando poi si torna al testo, è abbastanza comune che la Parola Giusta si presenti spontaneamente.

Ma – mi chiederete – come si fa a sapere se la parola che abbiamo trovato è proprio la Parola Giusta? Ormai il cervello è fritto e il vocabolario talmente frastornato da sinonimi, contrari e traduzioni varie che non siamo più sicuri di nulla! Le parole vorticano impazzite intorno a un punto di domanda, come in una mappa mentale ubriaca. Ebbene,
5. a me lo dice il corpo. A cominciare dal sospiro di sollievo: “Oooh...” Le tensioni si sciolgono, abbasso le spalle e riguadagno la postura corretta sulla sedia. Una parola potenzialmente papabile mi fa drizzare le antenne mentre, al contrario, la Parola Giusta innesca in me un naturale processo di rilassamento.

Pensavo di essere un pazzo divorato dall'ansia e invece la traduttrice Anna Rusconi, durante la conferenza “Vedi alla voce: desiderio” all'ultimo Book Pride di Milano, ha detto esattamente la stessa cosa. Ciò non solo ha ridimensionato le mie preoccupazioni ma, in qualche modo, mi ha anche autorizzato a “rivendermi” tutto questo in occasione del mio prossimo laboratorio di scrittura creativa.

P.S. Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte. Sull'arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: "È vera?" Sulla seconda campeggiare la domanda: "È necessaria?" Sulla terza essere scolpita l'ultima richiesta: "È gentile?". Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande. (Romano Battaglia, in "Silenzio", 2005)

 

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