Chi sono io? Te lo dice IdentitApp

12/03/2018 10:55

Estratto dalle bozze del discorso del fondatore e CEO di IdentitApp al Killer Applications for a Better World Forum, edizione di Milano, 12 marzo 2020.

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Tutto ebbe inizio nel 2015 quando le università di Cambridge e Stanford pubblicarono i risultati di una ricerca intitolata “How Facebook knows you better than your friends do”. Secondo lo studio condotto da Michael Kosinski, Computer Science Professor a Stanford, gli algoritmi del Social di Zuckerberg sulla base di soli 10 like “…possono conoscere una persona meglio dei suoi colleghi, mentre 150 ne bastano per conoscerla meglio dei genitori, 300 meglio del partner…” Da questo stimolo suggestivo è venuta l'idea. Ho contattato la facoltà di Computational Psychology dell’University of Southern California a Los Angeles ed è stato sviluppato l'algoritmo alla base di IdentitApp che, come è noto ormai a tutti, poggia sull'elaborazione della Passive User Interface. Oggi IdentitApp è una piattaforma Social con quasi 2 fantastiliardi di iscritti in tutto il mondo.

Oggi, se vado a comprare un vestito in un negozio nostro inserzionista, il commesso conosce i miei gusti: i miei colori e i miei stilisti preferiti. Non solo, ma grazie a IdentitApp è anche al corrente dello stato di anzianità del mio guardaroba ed è pronto a offrirmi direttamente il capo che mi serve: un pantalone oppure – chessò – un cardigan. Non solo, ma così anche il cross selling è più facile.

Oggi, quando ricevo in ufficio un cliente, oltre a essere aggiornato in tempo reale sulla situazione finanziaria della sua azienda, posso anche sapere di che umore è. Me lo dice IdentitApp, che monitora costantemente il tono delle sue conversazioni telefoniche, delle mail e dei messaggi per dedurne il “Mood” e assegnare al suo profilo un'emoticona.
Così le trattative partono sempre con il piede giusto!

Oggi, quando vado a mangiare fuori nel ristorante di un nostro inserzionista, il cameriere conosce i miei gusti e le mie preferenze. Non solo, ma attraverso IdentitApp, può accedere al menu di tutti i pasti precedenti che ho consumato presso altri ristoranti nel network, può chiedere una consulenza in tempo reale al mio dietologo e quindi propormi una combinazione di piatti equilibrati dal punto di vista nutrizionale. Così mantenersi in forma è più semplice.

Oggi, se prenoto le mie ferie attraverso una delle OTA nel mio network che utilizza i sistemi di Brain Tracking, sono sicuro che trascorrerò un periodo di vacanza assolutamente perfetto. Inoltre, sempre grazie a IdentitApp, posso anche accedere a servizi esclusivi e personalizzati in camera, come la rassegna stampa sul mio smartphone o sul monitor ogni mattina. Così non ho problemi a rimanere sempre aggiornato sulle notizie che più mi interessano.

Oggi, quando mi preparo a un incontro galante con una signorina che ho trovato grazie all’infallibile servizio di matching di IdentitApp, so molto bene quale fiore porterò. E se voglio farle un regalo, grazie a IdentitApp, conosco la marca del suo profumo preferito oppure posso sapere a quale altro tipo di prodotti sta dedicando maggiore attenzione in rete di recente. Così l’atmosfera romantica è garantita… E non solo quella!

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Oggi insomma persino le proverbiali domande esistenziali: “Chi sono?”, “Da dove vengo?” e “Dove vado?”, che assillano da sempre l’umanità, che nei secoli hanno dato vita a controverse teorie filosofiche, animato accese dispute e fatto scorrere fiumi di inchiostro, non hanno più senso perché le risposte le trovi con IdentitApp. E sono tutte giuste, sempre. Più di quanto ancora molti siano disposti a credere.

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In conclusione, mi dispiace contraddire l'amico e co-fondatore di Twitter Evan Williams che in un'intervista al New York Times disse: “In the early days, I bought into the idea that the Internet would lead to a better world (…) Now I think it’s more complicated than that.” Noi invece con IdentitApp abbiamo fatto, stiamo facendo e continueremo a fare migliore e più semplice questo nostro mondo. Senza mai sbagliare una risposta.

 

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