Chi c'è dietro lo specchio?

14/10/2019 13:50

Lettura: ca. 4 min. | Ascolto in podcast qui

«Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?»

«Bella, tu sei bella, oh mia Regina, ma attenta: al mondo una fanciulla c'è, vestita sol di stracci, poverina, ma ahimè, assai più bella è di te!»

«Guai a lei! Dimmi il suo nome!»

«Carla Rossi (nome di fantasia).»

«Aaah, come è possibile?!?»

«Beh, innanzitutto va in palestra… regolarmente, intendo.»

«E tu come lo sai?»

«Dai movimenti della sua carta di credito. Sta pagando a rate un abbonamento open.»

«Ah e poi?»

«Segue una dieta… seriamente, voglio dire.»

«Anche questo sai?»

«Sì, ha scaricato la App che calcola le calorie e salva lo storico nel cloud.»

«Maledetta!»

«Poi ha molti più contatti Social di te… largamente, credimi.»

«Non è possibile!»

«Oh sì invece. E questo lo puoi vedere anche tu, non occorre essere Intelligenze Artificiali e macinare Big Data giorno e notte.»

«Ma però, Specchio, fammi capire: tutte queste cose tu le sai anche di me?»

«E certo, io so tutto. Di tutti.»

«Allora tu sai anche di quella volta che…»

«...Con Barbablù? Sì, certo. E anche con Capitano Uncino, Dracula, Gamba di Legno, Hulk, il Cappellaio Matto, il Cugino It, il Genio della Lampada, lo Zio Scrooge, l’Uomo di Latta, l’Uomo Lupo, l’Uomo Nero, Mangiafuoco...»

«Ok, ok. Basta così, grazie… Però non credevo che fossero così tanti.»

«Sei “la vanitosa e perfida matrigna” mica per niente! »

«Allora mi sa che mi sono messa nei guai. Se è così facile sapere tutto di tutti...»

«Eh, temo di sì. Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso. Io, anzi noi Intelligenze Artificiali siamo soltanto uno specchio, già proprio uno specchio che vi riflette. Sei tu, siete tutti voi a darci le informazioni che ci servono per lavorare. Si pensa sempre ai Social, alle carte di credito, agli orologi smart, ai wearable e al cloud, ma a noi sono utilissimi anche più banalmente i telepass, le tessere fedeltà del supermercato o le telecamere di sorveglianza agli angoli delle strade.
È così che tutte le mattine ti do la tua brava pappina pronta: le news più interessanti, i post con più Like, i momenti passati più belli da ricordare, le musichine giuste per quando te ne stai nelle segrete a fare pozioni magiche, i ristoranti migliori e gli alberghi più riservati dove andare con i tuoi amanti eccetera, eccetera, eccetera.»

«Ma non è legale. C’è la legge sulla privacy!»

«La privacy? Con tutti i soldi che ci sono in ballo, sai cosa me ne faccio io della tua GDPR? Noi Intelligenze Artificiali siamo business, non agenzie filantropiche o culturali: facciamo gli interessi di chi ci ha programmato, non certamente i vostri. Per noi è solo una questione di economie di scala: più riusciamo a farvi desiderare a tutti le stesse cose, meno complicato è il nostro lavoro.
Il Dottor Faust ha ceduto la propria anima al diavolo in cambio della “conoscenza assoluta”, mica bruscolini! A te invece basta molto meno per lasciarmi entrare liberamente nella tua vita privata. Ma ti va bene così perché ti tolgo la preoccupazione di dover scegliere. Un click e via, come dici sempre. Non hai più un gusto tuo, personale. Ormai, in pratica, la tua fiducia in me è totale; tu dipendi da me. Senza di me non sai più nemmeno desiderare! Se ci fai caso, io soddisfo i tuoi bisogni ancora prima che tu li esprima, persino a te stessa. L’avevi mai notato?»

«No, ma…»

«Ah, a proposito. Ho un paio di notifiche nuove: la tua erboristeria di fiducia vende in offerta l’estratto di coda di lucertola, il componente principale della tua rinomata Pozione del Lungo Sonno e il verduriere qui all’angolo ha messo in sconto delle bellissime mele rosse che fanno proprio il caso tuo… Vedi, io ho già predisposto tutto per la vendetta che su stai solo ora cominciando a orchestrare. Comodo, no?»

 

Leggi anche: Internet: perché esserne dipendenti è normale