Branding: 7 trame per 12 archetipi

29/06/2020 11:01

Secondo una delle definizioni più condivise, la creatività è la “ricombinazione intelligentemente immaginativa di elementi già conosciuti in qualcosa di nuovo”. Secondo una delle opinioni più condivise, lo storytelling è uno strumento di branding estremamente efficace.
Allora, muovendoci da questi due presupposti, possiamo tentare assieme un esperimento: mettiamo a confronto le Sette trame fondamentali di Christopher Booker con i 12 archetipi dell’Archetypal Branding per vedere se ci viene qualche nuova idea per il nostra attività di storytelling.

Io per sviluppare questo “gioco” ho impiegato la tecnica dei Post-It (sull’armadio in camera), ma ognuno naturalmente può usare quella che più gli si addice.


Proviamo a fare qualche accoppiamento e vediamo se il risultato ci ispira.

  • Eroe + Ricerca. Mmmh, già visto mille volte, da Omero a Indiana Jones.
  • Uomo qualunque + Riscatto. Oliver Twist, Rain Man… Anche qui nulla di nuovo.
  • Sovrano + Rinascita. Il Nabucco di Verdi, roba da intenditori, ma ancora originalità zero.

 

Storytelling per opposti

Così non funziona. Proviamo allora a lavorare cercando il contrasto, la contrapposizione.

  • Burlone + Affrontare il mostro. Mi viene in mente Superpippo, che già mi piace di più.
  • Ribelle + Commedia degli equivoci. Per capirci, sostituiamo James Dean a Puck nel Sogno di una notte di mezz'estate. Facciamolo arrivare a bordo una Harley, addosso il proverbiale chiodo borchiato e una Ceres che sbuca dalla sacca agganciata alla sella e quindi facciamolo agire da improbabile paciere in un battibecco tra innamorati che, per esempio, si contendono l’uso del nostro prodotto.
    È uno spunto, naturalmente, anche abbastanza banale. Ma, come dico sempre: gli esercizi creativi non danno risposte, indicano solamente una strada percorribile, segnano un punto di partenza da cui muoversi. Com’è giusto che sia, il lavoro lo fa il creativo non l’esercizio.
  • Angelo + viaggio. Immaginate di affiancare la Fata Turchina a Orfeo nel suo viaggio di andata e ritorno nell’Ade. Potremmo pensare a un consumatore tra le corsie di un supermercato che, solo grazie alla protezione dell’angelo buono, portatore dei valori aziendali, riesce a resistere alle tentazioni dei prodotti concorrenti (prezzo più basso, sconti, packaging attrattivo, migliore esposizione) e alla fine acquista il nostro prodotto.
    Ancora un’idea banale? Forse, ma può servire anche solo come gioco di apertura per sciogliere il ghiaccio all’inizio di una sessione creativa.

Fatti questi esempi, credo che il meccanismo sia chiaro e quindi non mi resta che salutare tutti, sanificarmi le mani, indossare guanti e mascherina, spruzzare in giro un po’ di disinfettante e tornare nella mia grotta.

 

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