Ambiente e soluzioni di comodo

04/09/2023 10:29

Pensaci: qualsiasi sia la tua scelta, prima o poi incontri qualcuno – forse in primis te stesso se sei dotato di una sufficiente capacità di autocritica – pronto a dirti che la tua è una scelta di comodo. E lo fa a partire dagli stessi elementi fondanti quella tua scelta, dando a ciascuno un'interpretazione diametralmente opposta, ma parimenti sostenibile, che alla fine ribalta l'esito di quella che tu credevi essere una posizione / scelta di un certo (magari di grande) impegno. È come con il Lego: tu costruisci un albero e il tuo interlocutore, con gli stessi mattoncini, senza aggiungerne né tralasciarne nemmeno uno, ci costruisce un grattacielo. Succede sempre così, qualsiasi sia la tua scelta, non è vero?

Proviamo a fare l'esempio di temi ambientali e per praticità dialettica mettiamo tutto in un bel calderone: riscaldamento globale, anidride carbonica, mobilità sostenibile, economia circolare, chilometro zero, eccetera.
Sei un fervente interventista? Allora sei uno che cavalca la tigre in cerca di visibilità.
Sei un irremovibile negazionista? Allora sei uno ancorato ai tuoi privilegi e soggiogato ai Poteri Forti.
Sei un sostenitore del giusto mezzo e cerchi di mediare, di trovare sempre un compromesso conveniente per tutti? Allora sei uno che non sa prendere una posizione e si affida a commissioni e tavoli di discussione solo per rinviare una qualsiasi scelta.
Sei un promotore del relativismo culturale e cerchi sempre di fare tuoi gli aspetti positivi delle idee altrui? Allora sei uno che salta sul carro dei vincitori e si sposta a seconda di dove tira il vento come la proverbiale banderuola.
Non c'è scampo!

 

La chiave è nell'informazione

A monte di questa riflessione, una serie di elementi – di non poca rilevanza – influiscono sulla tua capacità di prendere una posizione sensata:

  • la cattiva qualità delle informazioni a disposizione,
  • la grande quantità di informazioni a disposizione,
  • la difficoltà di valutare l'autorevolezza delle fonti,
  • la parcellizzazione in infiniti distinguo.

Distinguo che, per tornare all'inizio di questo articolo in un moto di circolarità interna, agevolano invece l'attività di chi decostruisce la tua scelta per ricostruirla in modo che sembri appunto una posizione di comodo.

Tu non sei un tecnico ma nemmeno uno che si ferma ai talk show su Rete 4 o ai post su IG & Co. quindi, benché sprovvisto di sufficienti strumenti di analisi, hai comunque capito che non è una questione di gretinismo, negazionismo, opportunismo, allarmismo, qualcosaltrismo e sai anche che non esistono risposte semplici a problemi complessi.

Date queste premesse allora, decidere da che parte stare non può che essere una questione di fede. Sposi la posizione che meglio riflette il tuo pensiero e a essa rimani, appunto, fedele. Così facendo, però, incrementi il livello di polarizzazione sul tema e la circolarità interna di un attimo fa diventa l'ennesimo circolo vizioso di cui non sentivamo proprio il bisogno.

Ora, ti è venuta voglia di non fare più niente, di disinteressarti completamente della faccendo e di lasciarli tutti cuocere nel loro brodo? Hai tutta la mia solidarietà.

 

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